10 Settembre. Nuovo Sciopero dell’appalto pulizie presso POSTE ITALIANE nei territori di CESENA, FORLI’, RIMINI

Comunicato stampa. Ancora una beffa per le lavoratrici e i lavoratori impegnati nell’appalto pulizie di Poste Italiane: la 14 ma non è ancora stata pagata malgrado le rassicurazioni di NUOVA IDEA srl che, già in ritardo di un mese rispetto alla scadenza contrattuale, avrebbe finalmente risolto la penosa situazione con la mensilità di luglio.

I soldi invece non sono arrivati, e nemmeno nessun cenno da parte dell’azienda, se non la contestazione della proclamazione di uno sciopero sacrosanto.

Continua da troppo tempo la presa in giro di lavoratrici e lavoratori che hanno fatto il proprio dovere anche nei mesi del lockdown e che per ringraziamento si trovano a dover sperare ogni mese in un salario esiguo che ritarda quasi ogni mese, e che oggi devono scioperare per avere la 14ma.

Ancora una volta sollecitiamo POSTE ITALIANE a fare il proprio dovere e ad intervenire per garantire una situazione di normalità in questo appalto, risolvendo una volta per tutte i continui ritardi e le incertezze per tante lavoratrici e lavoratori.

Questa vicenda richiama ancora una volta l’attenzione sull’insufficienza di regole di effettiva tutela per i dipendenti negli appalti pubblici e privati, e le difficoltà nell’ottenere l’attuazione reale della responsabilità solidale da parte dei committenti.

Le Organizzazioni sindacali congiuntamente alle RSA e alle lavoratrici e ai lavoratori, dopo avere già effettuato diversi giorni di sciopero nel 2019 proclamano una giornata di sciopero giovedì 10 settembre 2020.

E’ ORA DI PRENDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’ E DI SBLOCCARE QUESTA INCRESCIOSA SITUAZIONE DANDO IMMEDIATA RISPOSTA AI LAVORATORI!

FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTRASPORTI-UIL dei territori di CESENA, FORLI’ e RIMINI vogliono con questa comunicazione sensibilizzare tutta la cittadinanza e le istituzioni locali in merito alla grave situazione di questi lavoratori e lavoratrici che da anni subiscono riduzioni degli orari di lavoro e cambi appalto che non garantiscono i loro diritti fondamentali.

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In particolare, nel territorio riminese, si riscontra un aumento del 15,1% degli infortuni sul lavoro, con 305 denunce; un aumento superiore a quello regionale.