Gruppo SCM. Approvata a grande maggioranza la piattaforma sindacale per il rinnovo del Contratto

SCM. Dopo circa 9 anni di crisi, accordi ministeriali Cigs/Cds con annesse fuoriuscite incentivate e sacrifici importanti da parte dei lavoratori, anche nel gruppo SCM si ricomincia a parlare di contratto integrativo unitario.
A seguito di riorganizzazioni e ristrutturazioni pesanti che hanno portato ad avere, a livello mondiale, circa 800/900 lavoratori in meno, pur con varie criticità, SCM è tornata quasi ai fatturati pre-crisi. Dunque, si riprende la contrattazione nella maggiore azienda metalmeccanica della provincia di Rimini. La piattaforma unitaria è stata votata negli 8 stabilimenti del Gruppo con un ottimo livello di partecipazione. Scm, che fattura 600 milioni di euro, conta, in Italia, 1.693 dipendenti per il 50% impiegati. Hanno votato 1.046 dipendenti. Favorevoli 913 (87,28%,), 119 i no (11,38 %), 7 schede bianche e 7 nulle.

I contenuti delle proposte sindacali per il rinnovo dell’integrativo sono stati illustrati da Bruno Papignani Segretario Generale Fiom CGIL regionale, nel corso di una conferenza stampa tenuta sabato 20 maggio da Fim Fiom Uilm.

Erano presenti oltre a Bruno Papignani
Luca Giacobbe – Segretario Fim Cisl Romagna
Daniele Baiesi – Segretario Generale Fiom Rimini
Alessandro Bianchi – Segretario Fiom Rimini
Carmelo Bellé – Segretario Uilm/Uil Rimini
una delegazione della RSU SCM

La piattaforma, che verrà inoltrata all’azienda per il rinnovo contrattuale, è molto articolata. Tra i vari punti, per quanto riguarda la parte economica, da citare il premio di risultato. La richiesta è di 2.300 euro annui lordi per ogni lavoratore, comprensivi di una somma pari a 500 euro che può essere convertita in welfare aziendale

 

VERIFICA ANCHE

Ammortizzatori sociali in provincia di Rimini: nel 2023 impennata del 21,6% di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, nel complesso di tendenze da non sottovalutare

Ammortizzatori sociali in provincia di Rimini: nel 2023 impennata del 21,6% di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, nel complesso di tendenze da non sottovalutare.