Francesca Lilla Parco eletta Segretario generale FILCTEM CGIL Rimini

Francesca Lilla Parco è il nuovo Segretario generale della FILCTEM Cgil di Rimini, eletta dall’Assemblea delle delegate e dei delegati con 29 voti favorevoli su 31, una scheda bianca e un’astensione. Lilla Parco, che già operava nella categoria come funzionaria, sostituisce Primo Gatta divenuto Segretario generale della Cgil territoriale.

Nel presentare all’Assemblea il suo documento programmatico, la neo eletta ha ripercorso le tappe della sua formazione politico-sindacale indicando anche alcuni dei motivi che l’hanno portata a scegliere la CGIL come gruppo sociale di appartenenza. “La CGIL – ha detto – perché è il soggetto che, più di altri, ha dimostrato di essere in grado di produrre fattivamente una cultura politica alternativa al sistema dominante.” E ha proseguito – La mia identità sociale e politica, l’ho costruita prima tra i banchi dell’Università, in seguito come delegata FILTEA, orgogliosa d’essere un’operaia, immaginando di aver combattuto tutte quelle storiche battaglie delle operaie tessili, per la rivendicazione del giusto salario, del giusto orario di lavoro e per il riconoscimento della specificità femminile. Tutti elementi che sono diventati per me punti di riferimento anche nell’inarrestabile evoluzione di questa categoria sindacale.”

Una categoria, la FILCTEM, che attualmente organizza i lavoratori dei settori Chimica Tessile Energia e Manifatture. Complessivamente le aziende di questi settori, nella provincia di Rimini contano 727 imprese industriali e 474 artigiane, per un totale di addetti che supera le 6.000 unità. Dunque una categoria che nel settore manifatturiero, insieme alla metalmeccanica, ha una grande rilevanza come ha sottolineato il Segretario regionale Giordano Giovannini che ha aggiunto “Siamo orgogliosi del fatto che un’altra dirigente donna abbia assunto una responsabilità così importante sia all’interno della categoria che del territorio, una compagna giovane che viene dalla fabbrica e che sta all’interno di un percorso di rinnovamento della nostra Organizzazione e di valorizzazione dei dirigenti sindacali che provengono dai luoghi di produzione.”

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