Processo Casa famiglia per anziani Villa Franca. Pene severe agli accusati di violenza ma anche prevenzione e controlli nelle strutture. Riconosciuta a SPI CGIL di Rimini la costituzione di parte civile

Comunicato stampa. Nel processo per maltrattamenti nei confronti di cinque anziane donne ricoverate nella casa famiglia per anziani Villa Franca, il giudice Vinicio Cantarini ha accolto la costituzione di parte civile avanzata dall’avvocato Maurizio Ghinelli su richiesta del sindacato dei pensionati SPI CGIL di Rimini.

Il processo, con il rito abbreviato, si annuncia rapido, e forse nella prossima udienza di dicembre avremo già la sentenza.

Il Pubblico Ministero Davide Ercolani nell’udienza del 9 ottobre si è opposto al patteggiamento richiesto dai legali delle quattro imputate (un quinto imputato è deceduto) chiedendo pene severe per i reati di cui sono accusate, reati perfino difficili da raccontare.

Accogliendo la costituzione di parte civile dello SPI CGIL, il giudice ha riconosciuto ciò che è un obiettivo del sindacato che rappresentiamo: sviluppare un’azione rivendicativa e negoziale diretta a tutelare le persone anziane sia in campo pensionistico e previdenziale che in quello sanitario e assistenziale, in quello dei servizi sociali e dell’abitare e in tutto ciò che può migliorare la vita dei pensionati e delle persone anziane (art. 2 dello Statuto SPI CGIL).

Non ci sono parole per esprimere lo sgomento che abbiamo provato e che chiunque abbia ascoltato e visto il materiale delle indagini deve aver provato, nel conoscere i maltrattamenti, l’umiliazione, le violazioni della dignità che queste anziane donne hanno dovuto subire e che nessuna pena per quanto giusta potrà loro restituire.

Gli autori vanno puniti e severamente, questo però non basta. Occorre agire anche sul piano della prevenzione e del controllo perché fatti come questi non debbano più ripetersi.

La normativa nazionale è inadeguata e per questo motivo nel 2017 abbiamo inviato una richiesta, unitariamente a Cisl e Uil, ai Distretti socio-sanitari affinché venisse aperto un tavolo allo scopo di redigere un regolamento che superasse i limiti della legge nazionale. Nel 2019 i due Distretti, Rimini Nord e Sud, hanno approvato un Regolamento che stringe le maglie delle autorizzazioni e impone una serie di procedure per prevenire fenomeni di violenza all’interno delle strutture per anziani. Il Regolamento prevede anche verifiche e controlli da parte dell’Ausl e un tavolo di monitoraggio, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, che deve riunirsi periodicamente.

Il Regolamento è stato approvato dalla gran parte dei Consigli Comunali della Provincia di Rimini.

A fine processo se come parte civile ci verrà riconosciuto un risarcimento devolveremo questa cifra a Rompi il silenzio l’associazione che combatte la violenza contro le donne attiva nel territorio.

Meris Soldati Segr. generale SPI CGIL Rimini

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