Comunicato stampa. Padroni/Predoni, che dopo tre anni di contrattazione, 14 di attesa ancora non procedono alla sottoscrizione del contratto la cui preintesa è stata siglata il 10 giugno . Un comportamento inaccettabile che mette in luce l’avidità della parte datoriale.
A memoria non si ricorda nella storia recente un atteggiamento tanto arrogante e sprezzante delle buone relazioni sindacali e del rispetto per chi ogni giorno suda la divisa nei reparti.
Nella sola provincia di Rimini sono circa 700 i lavoratori della sanità privata in attesa del rinnovo del CCNL ormai scaduto da più di un decennio, e sempre a Rimini, sono 5 le strutture accreditate che applicano il CCNL Aiop, Sol et Salus, Villa Maria, Luce sul Mare, Casa di Cura Clinica Montanari e Villa Salus, sodalizi che continuano a fare profitti, frutto di accordi con il SSR, sulle spalle di lavoratori che nonostante tutto continuano a offrire professionalità, dedizione e sacrificio alla causa.
E’ stato riconosciuto da tutti l’impegno profuso durante il tragico periodo di picco del Covid-19, lavoratori definiti da tutti eroi, definizione che hanno sempre rimandato al mittente sottolineando che si stava facendo solo il lavoro per cui erano stati chiamati ma per loro nessun premio solo qualche pacca “mediatica” sulla spalla.
FP CGIL ha sempre sostenuto che “uguale lavoro uguale retribuzione” e con la firma della preintesa questo obbiettivo era stato raggiunto livellando difatti i tabellari tra pubblico e privato.
14 anni di latenza che hanno prodotto un esodo di professionisti verso il pubblico, un allargamento della forbice economica tra pubblico e privato ma soprattutto un arricchimento dei datori di lavoro che in questi anni non hanno sicuramente risentito della mancata sottoscrizione del CCNL.
Quello a cui assistiamo oggi è un impoverimento professionale, i lavoratori non fidelizzano più con le aziende e la scelta di lavorare presso queste strutture e solo un passaggio in attesa che vengano banditi concorsi nel SSN, professionisti svuotati dell’entusiasmo e della prospettiva di vedersi valorizzati.
Fp Cgil mobiliterà tutte le forze a disposizione per raggiungere l’obbiettivo ma è chiaro che non può e non deve essere l’unica, ci vuole sinergia con la Politica, le istituzioni e la cittadinanza, alzare l’asticella del conflitto e andare a prendersi il contratto.
Il 16 settembre è previsto lo sciopero nazionale, con presidio davanti a Confindustria a Bologna, in via S. Domenico, 4 dalle ore 10. Consapevoli delle difficoltà di ogni singolo lavoratore auspichiamo che la partecipazione raggiunga numeri mai visti prima perché per una Sanità Privata di qualità ci vuole un contratto nuovo che coglie esigenze normative (anch’esse ferme al 2007) ed economiche in linea con i tempi che viviamo.
Daniele Esposito FP CGIL RIMINI