FILCTEM – FONDI DI PREVIDENZA

Otto i fondi di previdenza complementare (circa 385.000 gli iscritti associati) nei quali la Filctem è fonte istitutiva: Fonchim (chimici e farmaceutici), Previmoda (tessili e abbigliamento), Fopen (Enel e altre società elettriche), Fiprem (gruppo Montedison), Pegaso (imprese elettriche e gas-acqua degli Enti locali), Fondenergia (Eni, petrolio, aziende private del gas), Foncer (piastrelle), Fondogommaplastica (cavi elettrici, plastica, gomma), Inoltre sono presenti due fondi intercategoriali: Fon.te (che ha recentemente acquisito gli artigiani chimici, ceramica, tessili ex Artifond) e Fondapi (settori Confapi), oltre a Cooperlavoro (cooperative e dipendenti Cgil).
Cinque i fondi integrativi sanitari presenti attualmente che assistono più di 320.000 tra lavoratori in servizio, le loro famiglie, i pensionati: Faschim (per i lavoratori chimici, farmaceutici e affini), Fisde (per i lavoratori Enel e altre società elettriche), Fasie (energia e petrolio;  gas-acqua). Fasiil (per i lavoratori delle lavanderie industriali). Operativo dal 1 febbraio 2013 anche San.Arti, il fondo intercategoriale artigiani (nel nostro caso, aree chimica e tessile). Dopo la firma dell’atto notarile del 10 aprile 2015, pronto al decollo anche FAG&P, il fondo integrativo sanitario per i lavoratori della gomma-plastica.
Due, infine, le esperienze presenti di associazioni sociali e assistenziali: l’Arca (Gruppo Enel) e il Fasen (Gruppo Eni) che, insieme, sfiorano i 90.000 assistiti.


La Filctem,
tramite la Cgil, è affiliata alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC-CSI), alla Confederazione Europea dei Sindacati  (CES) e a due delle sue federazioni più rappresentative: Epsu (servizi pubblici), IndustriAll-European Trade Union (industria e manifatture), in Europa, rispettivamente Isp, IndustriAll-Global Union a livello internazionale.

Rimini: il manifatturiero in crisi, una ripartenza possibile tra sfide globali e soluzioni locali

Rimini: il manifatturiero in crisi, una ripartenza possibile tra sfide globali e soluzioni locali. Il comparto manifatturiero della provincia di Rimini vive un momento di forte criticità, specchio di un sistema economico globale che fatica a riprendersi dagli effetti dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, dal rallentamento del commercio mondiale e dall’impennata della spesa energetica. La provincia, da sempre terra di artigiani e piccole imprese, è oggi chiamata a reinventarsi per non soccombere a dinamiche recessive che sembrano aver colpito l’intero sistema produttivo italiano ed europeo.

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