No alla violenza sulle donne. Riprendiamoci la Libertà

SPI CGIL – Sempre più efferati e violenti fatti di cronaca ripropongono il tema irrisolto della violenza sulle donne in tutte le sue forme, non tollerabile in una società civile.

Tutta la società, dalla politica, alle istituzioni, ai media, alla magistratura, alla scuola, al mondo del lavoro e della cultura, deve assumere il tema come emergenza, a cui occorre rispondere con interventi e azioni culturali, educativi, comunicativi, di rispetto delle differenze, di prevenzione.

Vogliamo:

– che la convenzione del consiglio D’europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica venga attuata;

– che si cancelli la depenalizzazione dello stalking;

– dare più risorse e mezzi ai centri antiviolenza;

– innalzare la cultura del rispetto attraverso l’educazione a partire già dai primi anni di scuola;

– che chi opera nel campo della comunicazione ritrovi il peso delle parole e la responsabilità dell‘informazione, condannando chi utilizza la cronaca morbosa e sessista;

– diffondere e potenziare il servizio di Ppbblica utilità telefonico contro la violenza sessuale e di genere;

– che la magistratura e le forze dell’ordine non sottovalutino le denunce delle donne, non rinviino gli interventi ma diano certezza e rapidità alle pene.

L’indifferenza rende complici, no alla violenza sulle donne!

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CGIL CISL UIL

CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini dopo aver incontrato la Questora Dott.ssa Rosanna Lavezzaro hanno incontrato la PrefettaDott.ssa Rosa Maria Padovano: l’attenzione al contrasto ad illegalità diffuse, alla sicurezza e alla criminalità organizzata al centro dei temi posti dalle Organizzazioni Sindacali.

Il 26 aprile presso il Palazzo dell’Ufficio Territoriale del Governo la Prefetta Dott.ssa Rosa Maria Padovano ha ricevuto le Segretarie Isabella Pavolucci, Elena Fiero e Giuseppina Morolli rispettivamente per CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini, già ricevute precedentemente anche dalla Questora Dott.ssa Rosanna Lavezzaro il 27 marzo. Entrambi gli incontri hanno consentito alle Organizzazioni Sindacali di esporre i temi che per il nostro territorio suscitano più preoccupazione e di condividere l’intenzione di creare una interazione strutturale a partire dai temi relativi alla gestione dell’immigrazione, alla sicurezza e al contrasto all’illegalità. In particolare sul tema del contrasto alla criminalità organizzata, pur in un contesto riminese che vede molteplici iniziative del mondo dell’associazionismo e sindacale utili a rafforzare i necessari anticorpi, permane un tessuto economico quanto mai fertile per il radicamento delle mafie. A livello regionale CGIL-CISL-UIL – assieme a Libera ed Avviso Pubblico - da tempo hanno elaborato una strategia sul tema più complessivo della “Legalità” attraverso la diffusione e la richiesta di applicazione del “Manifesto per la legalità in Romagna”. Se infatti è vero che è la crisi a creare un tessuto fertile per le mafie, va affermato ancora una volta e con forza che un territorio – come quello riminese – dove fenomeni di illegalità fiscale e sul lavoro sono troppo diffusi, creano un ambiente favorevole alla mimetizzazione del fenomeno mafioso. CGIL CISL UIL nelle prossime settimane chiederanno alla Questura un ulteriore incontro al fine di valutare la possibilità di formalizzare un accordo territoriale di collaborazione operativa e trasmetteranno alla Prefettura la richiesta di costituzione del Tavolo Provinciale permanente sulle aziende sequestrate e confiscate. Riteniamo, proprio alla luce dell’attuale contesto, che le aziende e i beni confiscati