Utilizzatori Voucher: Gruppo Teddy al quarto posto in Italia. E’ questo il sogno?

Il voucher è come un’idrovora che sta risucchiando tutte le forme di lavoro: da quello instabile a quello stabile. Prima il lavoro stagionale, quello a chiamata, l’associazione in partecipazione, ma è convinzione della CGIL che oltre a quello a tempo determinato e flessibile, anche tanto lavoro stabile si stia precarizzando. Un sistema che si sta estendendo a macchia d’olio, che cancella i contratti e tutte le tutele fissate dai contratti stessi. come le ferie, la maternità, il Tfr, assegni familiari, malattia, contribuzione valida ai fini pensionistici.

Per questo motivo la CGIL nazionale ha chiesto ripetutamente all’INPS di conoscere la lista degli utilizzatori di voucher e ora che la lista dei primi duecento è stata fornita e pubblicata, essa rivela qualche brutta sorpresa anche per noi. Infatti, al quarto posto della lista nazionale troviamo il Gruppo Teddy, l’azienda con sede legale a Coriano* che produce e commercia capi di abbigliamento. Terranova e Calliope i marchi più conosciuti della Teddy Spa che, nel suo sito ufficiale, si definisce una realtà di riferimento per l’abbigliamento in Europa e nel mondo con oltre 550 negozi ed una rete di punti vendita all’ingrosso Rinascimento.

E in effetti conta 1.484 addetti, ma, nel 2016, ha speso ben 1.901.230 euro in voucher distribuiti tra 922 prestatori d’opera.

Già il fatto che un’azienda del nostro territorio figuri al quarto posto stupisce, negativamente s’intende, ma stiamo parlando della Teddy, un’azienda fondata nel 1961 che ha sempre fatto parlare di sé per la sua partecipazione ad iniziative solidali e umanitarie.

Il SOGNO del suo fondatore, ribadito nel sito ufficiale del Gruppo che, almeno a parole, continua a farlo proprio “è quello di costruire una grande azienda globale che guadagni molto per avere i mezzi per ingrandirla, creare occupazione ed impiegare ogni anno una parte degli utili netti per aiutare i più deboli attraverso opere sociali sia in Italia che all’estero.

Il sogno è quello di costruire un’azienda in cui i giovani e meno giovani attraverso il lavoro riescano a dare un significato, un senso alla propria vita.

Solo le aziende che sanno tramandare da una generazione ad un’altra un sogno, una visione, dei valori forti avranno un futuro. Tutte le altre sono destinate a finire poichè gli manca l’anima”.

Dunque c’è un SOGNO e l’azienda dichiara che la sua MISSIONE è realizzare questo sogno.

Domanda: quali sogni potranno realizzare i giovani pagati con i voucher?

Domanda: che “anima” può avere un’azienda che per remunerare il lavoro dei suoi addetti va a comprare dei ticket dal tabaccaio?

Abbiamo guardato la lista dei primi duecento utilizzatori, dove compaiono tra l’altro ben 7 Comuni, ma sarebbe interessante conoscere anche il resto, anche gli utilizzatori locali. A tal fine sarebbe necessario, per rendere più trasparenti le modalità d’impiego dei voucher, che l’Inps della provincia di Rimini, analogamente a quanto pubblicato a livello nazionale, fornisse i dati degli utilizzatori.

Intanto, come CGIL, proseguiamo la nostra campagna referendaria dei 2SI’ per l’abolizione dei voucher e per la responsabilità negli appalti, in attesa che il Governo si decida finalmente a fissare la data e a fissarla in concomitanza con le elezioni amministrative per evitare spese aggiuntive.

CGIL – FILCAMS – FILCTEM Rimini

*La sede legale dell’azienda si trova non a Coriano ma in via Coriano. Ci scusiamo di questo refuso che è stato prontamente corretto, con un comunicato, dall’Amministratore delegato dell’azienda. Resta naturalmente confermato tutto quanto detto sui voucher.

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