
I cinque operai morti nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze hanno nomi, famiglie, storie. Come gli altri che ancora in questi giorni sono “caduti sul lavoro” più di 40 nei primi 15 giorni di febbraio.
Basta parlare di cordoglio, è il momento che il Governo le imprese e le loro associazioni di rappresentanza, si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità!
Si è deciso di fare cassa togliendo le risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina per la prevenzione sul territorio; deregolamentare la catena degli appalti, non intervenire sugli appalti privati, fino al punto che non si riesce a capire quali e quante ditte sono in un cantiere e di costringere le persone migranti a lavorare in clandestinità.
Le richieste sindacali
È stata ignorata la Piattaforma di Cgil, Cisl, Uil e si continua ad agire senza il confronto con chi è nei posti di lavoro. Con la patente a punti oggi probabilmente quelle aziende non avrebbero potuto avere l’appalto Esselunga; con una congruità anche su tempi e modi di esecuzione ci sarebbe un limite allo sfruttamento del lavoro; con l’obbligo alla timbratura si saprebbe chi e quanto tempo lavora in un cantiere.
Vogliamo tutte le agibilità necessarie per gli RLS, RLST, delegati di sito alla sicurezza.
Vogliamo il ripristino della parità di trattamento negli appalti privati e la responsabilità dell’impresa committente.
Vogliamo l’applicazione dei CCNL del settore di riferimento, sottoscritti dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative, vogliamo la formazione obbligatoria prima di accedere nel luogo di lavoro.
Questi sono i cambiamenti necessari, altrimenti i richiami alla cultura della sicurezza sono frasi vuote. Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari; questo a partire dai cantieri.
Vogliamo l’apertura di un confronto vero con il Governo su questi punti e su tutta la Piattaforma unitaria.
Le iniziative di mobilitazione in provincia di Rimini di mercoledì 21 febbraio
Sciopero nazionale degli edili, del legno e dei metalmeccanici nelle ultime due ore di ogni turno di lavoro.
Alle ore 15 scenderanno in presidio i lavoratori SCM di Rimini davanti al piazzale dell’azienda.
Alle ore 8:30 a Rimini in viale Caduti di Marzabotto, 30 un flash mob ricorderà l’importanza della sicurezza sul lavoro ed alle ore 8:52 i presenti osserveranno un minuto di silenzio. Parteciperanno le autorità cittadine e la Consigliera provinciale con delega al lavoro Alice Parma.
Anche nei cantieri PNRR del Comune di Rimini si stanno organizzando per la mattinata iniziative di sensibilizzazione.
A Cattolica, davanti al cantiere della Scuola “Repubblica” alle ore 10:45, la Sindaca Franca Foronchi e le autorità cittadine con CGIL e UIL ricorderanno le vittime della strage di Firenze; è proprio a Cattolica che si è firmato nel 2023 il primo protocollo in Italia a limitazione del sub appalto a cascata.
CGIL Rimini e UIL Rimini invitano ad un minuto di silenzio alle ore 8:52 in tutti i luoghi di lavoro della provincia; è l’ora in cui si è consumata venerdì scorso la tragedia di Firenze. Nella stessa giornata di mercoledì e durante la settimana sono in calendario assemblee sindacali aziendali con all’ordine del giorno i temi legati a salute e sicurezza.
Rimini, 19 febbraio 2024
CGIL RIMINI – UIL RIMINI
Francesca Lilla Parco – Giuseppina Morolli
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