Il lavoro nel Turismo e nel Commercio. Anni 2015 e 2016

Rimini 14 dicembre 2016Analisi dei dati del territorio riminese relativi all’andamento della stagione estiva, alle richieste di Naspi e all’utilizzo dei Voucher.

Arrivi e presenze in aumento ma sotto la media nazionale; consumi e occupazione col segno meno, unica voce in forte crescita sono i voucher. Questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto su Lavoro e Turismo, i segretari generali Cgil e Filcams di Rimini Graziano Urbinati e Isabella Pavolucci hanno posto l’accento su quella che ormai sembra una cronica tendenza dell’industria turistica riminese, proporre un turismo povero associato a un lavoro povero.

Alcuni dati sull’utilizzo dei voucher nella provincia di Rimini

2015: 1.592.217

al 31/10/2016: 1.850.685 di cui 521.650 nel turismo, 129.081 nei servizi, 306.681 nel commercio.

Se lo scorso anno i voucher venivano utilizzati a inizio e fine stagione mentre nei due mesi centrali di luglio e agosto le assunzioni erano a contratto, ora in molti casi i voucher coprono tutto il lavoro estivo. “Pertanto si può dire – ha dichiarato Isabella Pavolucci – che il lavoro accessorio ha sostituito il lavoro subordinato”.

Lavorare con i voucher oltre a ledere la dignità del lavoratore, oltre a procurargli un danno economico, assistenziale, previdenziale personale, incide negativamente su tutta la società anche perché venendo meno il pagamento dei contributi il sistema previdenziale viene impoverito a danno di tutti. La Cgil ha raccolto le firme (14.000 solo a Rimini) per l’abolizione dei voucher e il referendum potrebbe tenersi già in primavera.

Lavoro povero

Purtroppo da quando i Centri per l’impiego sono stati sguarniti per effetto del riordino istituzionale che ha lasciato le province in mezzo al guado, è sempre più difficile reperire alcune importanti informazioni relative alle assunzioni. Il dato disponibile attualmente infatti è fermo a giugno. Sappiamo però che le domande per l’indennità di disoccupazione sono calate passando dalle 31.779 del 2015 alle 25.521 del 2016 (fino al 22 novembre); considerando esclusivamente il periodo dal 1 settembre al 30 novembre 2015 ne sono state presentate 17.780 mentre nello stesso arco di tempo del 2016, 17.168. Un altro dato significativo è quello delle vertenze, in calo rispetto al 2015; infatti chi è senza contratto o lavora con i voucher non può rivendicare nessun diritto.

Commercio. Calano del 2-3 % le vendite

Tanti segni meno in un contesto che presenta molte incertezze dalla Bolkestein per il futuro della spiaggia e del Parco del mare, al sistema infrastrutturale che comprende aeroporto, collegamenti ferroviari, TRC fino al trasporto pubblico locale e alle difficoltà di spostamento interprovinciale sempre più accentuate.

La parola d’ordine per la Cgil è la riqualificazione del prodotto, a cominciare dagli alberghi che a Rimini sono gestiti dai proprietari per meno del 50%. E’ facile intuire a questo proposito quanto scarso possa essere in molti casi l’interesse a investire degli affittuari. Riqualificare significa in primo luogo mettere a norma gli immobili rispetto all’antisismica, significa valorizzare lavoro e professionalità. “Purtroppo – come ha tenuto a sottolineare il Segr. Graziano Urbinati – nell’hardware del sistema turistico locale manca il lavoro ciò che la Cgil vuole riportare al centro”.

 Ufficio stampa CGIL Rimini

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