COMUNICATO STAMPA

REFERENDUM: NON TUTTO È PERDUTO
Dopo un anno e mezzo di lavoro, passione e militanza, si chiude una fase importante. Con la consapevolezza che l’obiettivo formale – il raggiungimento del quorum – non è stato raggiunto, con lucidità rispettiamo il risultato, ma con orgoglio rivendichiamo quanto costruito.
In provincia di Rimini abbiamo portato ai seggi 81.074 cittadine e cittadini. Un risultato che testimonia il lavoro capillare e inclusivo fatto durante tutta la campagna.
Ecco i dati riminesi su ciascun quesito:
- Quesito 1: 69.896 voti SÌ (88,05%) – 9.483 voti NO (11,95%)
- Quesito 2: 68.721 voti SÌ (86,65%) – 10.589 voti NO (13,35%)
- Quesito 3: 69.622 voti SÌ (87,93%) – 9.561 voti NO (12,07%)
- Quesito 4: 69.006 voti SÌ (86,81%) – 10.481 voti NO (13,19%)
- Quesito 5: 50.128 voti SÌ (63,06%) – 29.368 voti NO (36,94%)
Numeri che mostrano una partecipazione non trascurabile e un consenso molto ampio ai contenuti referendari, soprattutto sui primi quattro quesiti. Il quinto quesito, pur mantenendo la maggioranza per il SÌ, ha evidenziato un dibattito più articolato e controverso, frutto anche della disinformazione diffusa a piene mani sui social e talvolta da chi dovrebbe rappresentare la terzietà nelle istituzioni.
Cosa resta di questo Referendum?
Abbiamo attraversato la provincia con centinaia di iniziative pubbliche. Abbiamo raccolto firme, distribuito volantini, costruito spazi di discussione nei luoghi di lavoro, nei mercati, nelle piazze, davanti alle scuole, nei quartieri. Abbiamo coinvolto giovani, cittadine e cittadini distanti dalla politica organizzata, lavoratori e lavoratrici non sempre al centro della rappresentanza politica tradizionale. Abbiamo tessuto alleanze, fatto rete con associazioni, comitati, realtà civiche e sociali che hanno condiviso con noi l’urgenza di riportare al centro del dibattito pubblico la dignità del lavoro ed una società più giusta e inclusiva.
Tutto questo è stato possibile grazie a una grande organizzazione popolare, democratica e plurale
Siamo orgogliosi del lavoro svolto. Lo siamo perché ogni singolo voto è stato il frutto di una relazione costruita, di una parola spesa, di un confronto vero. Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno contribuito: attivisti, delegate e delegati, pensionati, studentesse e studenti, cittadine e cittadini. Il tempo impiegato, l’entusiasmo, la fatica condivisa non sono scontati e non sono mai inutili.
La questione sociale, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, la giustizia e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la precarietà, il salario ed una società più accogliente restano temi irrisolti, per i quali ogni singola organizzazione facente parte del Comitato referendario continuerà a battersi.
Rimini, 10/6/2025
Il Comitato per i 5 SÌ ai Referendum 2025 della provincia di Rimini