
“Emergenza sociale ed economica: SPI CGIL, con “I Posti delle Fragole” e Coordinamento Donne SPI, in campo contro il gioco d’azzardo patologico nella provincia di Rimini”.
A seguito del comunicato stampa con il quale SPI CGIL Rimini e Federconsumatori hanno richiamato l’attenzione sul problema del gioco d’azzardo negli anziani, è stata attivata una collaborazione con la U.O.C. Dipendenze Patologiche di Rimini – AUSL ROMAGNA e la rete di associazioni incluse nel piano di contrasto al gioco d’azzardo patologico locale al fine di progettare alcuni eventi di sensibilizzazione e informazione sul tema.
Come SPI CGIL, Coordinamento Provinciale delle Donne SPI CGIL, insieme ai Posti delle Fragole abbiamo concordato tre iniziative pubbliche sul territorio della provincia di Rimini.
In accordo con i Distretti Sanitari e la rete GAP – Gioco Azzardo Patologico, formata da associazioni onlus del terzo settore (Cooperativa sociale Cento Fiori, Associazione Parkinson in Rete, Cooperativa sociale Il Gesto, Cooperativa il Maestrale, Cooperativa Sociale Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Alcantara, Cooperativa Sociale Il Millepiedi) sono stati organizzati tre incontri nei Posti delle Fragole di Bellaria-Igea Marina (il 20 novembre) e di Cattolica e Rimini (il 21 novembre).
Negli incontri è emerso che la dipendenza dal gioco d’azzardo patologico è una piaga trasversale che impatta però varie fasce di popolazione e richiede un lavoro di squadra tra istituzioni, terzo settore, mondo socio-sanitario e comunità che metta insieme informazione, prevenzione, consapevolezza e misure di sostegno.
Perché l’azzardo patologico mina non solo le singole persone, ma le relazioni familiari e il tessuto sociale, nei distretti di Rimini e di Riccione, nell’ambito dei Piani di Zona, è stato avviato il “Piano Locale di Contrasto al Gioco d’azzardo patologico” coinvolgente i Comuni, l’Azienda AUSL della Romagna e diverse realtà del terzo settore che formano la RETE GAP, al fine di promuovere varie azioni di informazione e sensibilizzazione.

Tra queste azioni, per facilitare l’accesso ai servizi dei giocatori patologici e dei loro familiari, sono attivi sul territorio due sportelli di consulenza psicologica e legale per il gioco d’azzardo patologico:
- per il Distretto di Rimini è presente lo Sportello “Fuorigioco”
in via Bramante, n. 10 (1° piano) – Rimini, accessibile su appuntamento
Cell.324 8036662, mail sportellofuorigioco.rn@gmail.com;
- per il Distretto di Riccione è presente lo Sportello “Match”
in via Mantova, 6 – Riccione, accessibile su appuntamento
Cell. 351 5039709, mail sportellomatchriccione@gmail.com
Complessivamente, il progetto di contrasto al gioco d’azzardo patologico affronta il problema del gioco d’azzardo con azioni mirate a diversi target di riferimento: cittadini adulti, anziani, famiglie, studenti, giovani, genitori ed insegnanti, personale sanitario, sociale ed educativo. Consta di interventi di prevenzione e contrasto del fenomeno a tutela di fasce di popolazione maggiormente a rischio, facilitando l’accesso tempestivo ai servizi sanitari dedicati, favoriscono l’emersione del problema e la domanda di aiuto.
La parola gioco
Viene utilizzata in diversi modi in base a dove ci troviamo. Ad esempio, in Italia utilizziamo la parola gioco per indicare qualsiasi tipo di gioco.
Nella lingua inglese invece, si distingue Play (gioco ludico) da gambling (gioco d’azzardo). Questo è molto importante perché – in quest’ultimo caso – sappiamo di cosa parliamo e la parola gambling non ha la stessa leggerezza di play.
Che cos’è il gioco?
Attività di intrattenimento volontaria svolta da adulti, bambini e animali a scopo ricreativo. Il gioco sano potenzia l’intelligenza, le abilità manuali, l’uso della ragione. Il gioco per i bambini ha una valenza esplorativa, di espressione creativa, come costruzione e scoperta del Sé, di socializzazione, relazione con l’altro, di apprendimento di regole e ruoli (gioco “play”)
Il gioco d’azzardo
Il termine gioco d’azzardo, invece, ricomprende qualsiasi gioco il cui esito è legato esclusivamente all’”alea”, quindi alla fortuna e non può essere in alcun modo ricondotto alle abilità del giocatore. Nei giocatori patologici invece si crea l’errata convinzione cognitiva di poter “controllare” l’esito del gioco stesso. Inoltre, si parla di gioco d’azzardo quando, per giocare, è prevista la messa in atto di denaro (es. scommessa), denaro che non può essere restituito in alcun modo al giocatore, anche in caso di perdita. Alcuni autori hanno messo in evidenza come il gioco d’azzardo possa rappresentare per molte persone una forma di «rifugio della mente» (Steiner), un’occasione per costruire una realtà parallela e alternativa alla quotidianità, in cui le persone in situazioni di fragilità possono rifugiarsi. Il gioco d’azzardo rappresenta, infatti, sia un luogo mentale (pensiero magico del giocatore) che un luogo spazio-temporale preciso dove sentirsi (momentaneamente) liberi dai vincoli della vita, dalle fatiche e dai principi di realtà.
Il Gioco d’azzardo è una dipendenza, ma si può parlare di dipendenza senza sostanze?
Quando si parla di dipendenza senza sostanze, si fa riferimento alle “dipendenze comportamentali”. L’oggetto di questo tipo di dipendenze è un comportamento o un’attività spesso socialmente accettata. Possono assumere caratteristiche patologiche quando diventano il centro della vita della persona, pervadono ogni attività della vita quotidiana e comportano una compromissione significativa nel funzionamento della persona che gioco e del suo contesto familiare.
La dipendenza da gioco, spesso si innesca dopo aver ottenuto una vincita importante, andando quindi a modificare la percezione di rischio che le persone hanno del loro comportamento di gioco. Proprio una vincita importante può innescare un comportamento di gioco compulsivo che nel tempo può dare luogo ad una vera e proprio forma di dipendenza. Indubbiamente il gioco d’azzardo, anche quando patologico, ha degli “effetti positivi”, che comportano la reiterazione nel tempo del comportamento. Ad esempio, quando le persone sono impegnate nell’attività di gioco, possono beneficiare di una riduzione di sentimenti negativi come angoscia, ansia o tristezza, contribuendo in maniera massiccia allo sviluppo di una forma di dipendenza a tutti gli effetti.
Il costo del gioco è enorme
La dipendenza dal Gioco d’azzardo a Rimini rappresenta indubbiamente un’emergenza sociale di enorme portata economica, che colpisce duramente gli anziani della provincia. Gli over 65, spesso soli e vulnerabili, con un mensile sicuro e tempo da spendere, sono tra i più esposti a questo problema. Nella provincia di Rimini, metà dei pensionati vive con poche centinaia di euro al mese, ma circa cinquemila persone spendono annualmente oltre duemila euro in gioco d’azzardo. È un problema che contribuisce alla disgregazione familiare e sociale e che deve destare il giusto allarme sociale al fine di prevenire il fenomeno.
Per il 2023 la Raccolta complessiva dell’azzardo in Italia (fisica e online) è quantificabile in 150 miliardi di euro, con un incremento di 10,2 punti percentuali rispetto al 2022, segnando un nuovo record. Il valore complessivo delle giocate supera il 7% del PIL nazionale e la tendenza è in aumento.
Per il 2024 la raccolta è stata di 160 miliardi (la spesa totale per la Sanità nel 2024 è di 130,3 miliardi di euro).
Le tipologie di gioco più utilizzate dalla fascia degli anziani sono: bingo, slot machine, lotterie e video-lotterie, gratta&vinci. Recentemente anche le scommesse sportive o ippiche sono in sensibile aumento.
Gli elementi caratteristici di questi giochi
Le modalità di gioco sono diverse e molteplici ma tutte organizzate per fare in modo che il giocatore perda la cognizione del tempo e mantenga la speranza e la quasi certezza psicologica di stare per vincere. Tutti i giochi d’azzardo che conosciamo dipendono esclusivamente dal “caso”. Il gioco d’azzardo può essere progressivo e può essere caratterizzato da tre principali stadi: gioco d’azzardo informale e ricreativo, gioco d’azzardo problematico, gioco d’azzardo patologico.In quest’ultimo caso, la persona ha pensieri persistenti: rivive passate esperienze di gioco, analizza gli ostacoli e pianifica la prossima giocata, pensa ai modi di ottenere denaro con cui giocare, etc.. nella convinzione che prima o poi coprirà le perdite e vincerà denaro.
Come riconosciamo quando una persona ha un problema di “gioco d’azzardo patologico?”
Il gioco d’azzardo patologico è una malattia neuro-psico-biologica con conseguenze sanitarie, sociali, economiche e con la presenza di comportamenti non salutari spesso associate. (fumo, sostanze stupefacenti, alcool…).
Il giocatore d’azzardo compulsivo non riesce a porsi limiti di tempo nè di denaro da impiegare nel gioco. Inoltre spesso chiede prestiti alle persone vicine o si rivolge a banche e finanziarie, indebitandosi sensibilmente.
La persona, inoltre, appare irrequieto o irritabile quando non gioca e gioca per affrontare stati di disagio, ansia e tristezza
Dopo aver perduto denaro giocando riprova a recuperarlo continuando a giocare, la cosiddetta “rincorsa alle perdite”.
Può trascurare relazioni e lavoro, scuola o interessi vari.
Ha bisogno di giocare somme sempre maggiori di denaro
Estremamente frequenti le bugie, soprattutto per nascondere il comportamento di gioco e gli ammanchi economici.
Chi soffre di questa dipendenza, ha DISTORSIONI COGNITIVE: il giocatore pensa con convinzione…
“Non posso sempre perdere… Se continuo a giocare la fortuna arriverà”
“Oggi è una giornata fortunata, lo sento!”
“Ho pianificato e studiato tutta la tecnica possibile, impossibile non vincere (es poker)”
Rincorsa delle perdite: “gioco nell’idea di recuperare i debiti”.
Il pensiero magico: è quell’idea di poter controllare, determinare e prevedere il caso. Si preferisce pensare di essere tanto potenti e capaci da riuscire a controllare il gioco e le vincite ma non è così, è quasi sempre il caso che vince.
A cosa dobbiamo fare attenzione
Le pubblicità: incentivano l’attività di gioco
Facilità di accesso ai giochi (online)
Banner click e notifiche dai casinò online. I giochi inviati tramite mail o sms contengono bonus/sconti che rinforzano e incentivano l’attività di gioco
Feedback immediati (colori, suoni, banner animati)
Tempo dedicato al gioco
La famiglia: come può aiutare il giocatore
Comprendere che il gioco d’azzardo patologico non è un vizio ma una dipendenza vera e propria.
Accompagnare la persona nel percorso di cambiamento, con delicatezza, senza giudizio.
Chiedere supporto e aiuto a specialisti
Per i famigliari dei giocatori patologici vi è la possibilità di rivolgersi agli sportelli di consulenza per comprendere, con l’aiuto dei professionisti, come favorire l’accesso del giocatore ai servizi e come mettere in sicurezza il patrimonio.
Inoltre sul territorio di Rimini è presente l’associazione di auto-aiuto GAM – ANON, in cui familiari ed amici di giocatori compulsivi possono condividere esperienze e trovare la forza necessaria per accompagnare il giocatore nel percorso di recupero.
Gioco d’azzardo e Parkinson
Non di rado capita che i farmaci utilizzati per curare alcuni sintomi della malattia di Parkinson possano avere degli effetti collaterali problematici, uno di questi consiste nella maggior probabilità di sviluppare un gioco d’azzardo patologico. In caso di effetti collaterali di questo tipo è importante contattare il medico curante per discutere un’eventuale modifica della terapia
Occhio al gioco, se il gioco diventa un problema…
Noi dello SPI CGIL, non possiamo e non dobbiamo sottovalutare questo fenomeno che ha un altissimo costo sociale e crea forti disagi a persone anziane e alle rispettive famiglie.
Per queste ragioni pensiamo che la stessa contrattazione sociale territoriale con le Pubbliche Amministrazioni locali e con i Distretti Socio Sanitari ne debba tenere conto per chiedere azioni di prevenzione da parte di tutte le istituzioni compresa la molta cautela nel rilasciare nuove licenze e la diffusione di informazioni corrette sulla pericolosità del gioco d’azzardo patologico, che à una vera e propria dipendenza.
Servizi a cui rivolgersi per affrontare il problema della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico
Il Telefono Verde Nazionale 800 558822 per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo è un servizio di counselling telefonico rivolto all’intera popolazione e in particolare a persone che presentano problematiche legate al gioco d’azzardo e loro familiari.
Nella provincia di Rimini, sono attivi:
Sportello “ Fuorigioco” – Via Bramante, 10, – 1° piano – Rimini
Aperto tutti i mercoledì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18,00
Per appuntamentotelefonare al numero 3248036662
o inviare una e-mail a sportellofuorigioco.rn@gmail.com
Sportello “Match”- via Mantova, n. 6 – Riccione
Aperto i venerdì dalle ore 16 alle ore 19
Per appuntamento telefonare al numero 351 5039709
o inviare una mail a sportellomatchriccione@gmail.com
Altri contatti utili:
SERDP Servizio Dipendenze Patologiche di Rimini
Via Ovidio, n. 13 – Rimini
Tel. 0541/653115
E-mail: seg.sert.rn@auslromagna.it
SERDP Servizio Dipendenze Patologiche di Riccione
Via Sardegna, 9 – Riccione (RN)
Tel 0541 668103
E-mail: seg.sert.rn@auslromagna.it
GAM-ANON – Gruppo di auto-aiuto per famigliari ed amici di giocatori compulsivi
Via Bramante, n. 10, primo piano – Rimini
Cell. 3898932351
GA-Giocatori Anonimi – gruppo di auto-aiuto per giocatori compulsivi
Via Bramante, n. 10, primo piano – Rimini
Cell. 3669768012