Chiara la scelta del NO nel merito della Riforma Costituzionale. Spazio al dialogo e alla forza delle idee

Rimini 5 dicembre 2016 – La CGIL, in piena autonomia, coerentemente con la propria storia e con il giudizio espresso nel merito della Riforma, ha preso una posizione critica e contraria alle modifiche della Costituzione proposte dal Governo. Sulla base di questo ha dato indicazione a votare NO e oggi giudica con soddisfazione il risultato del voto a partire dalla grande partecipazione delle persone. Ci hanno chiesto perché un sindacato debba occuparsi del referendum abbiamo risposto insieme all’ANPI e insieme all’ARCI che modifiche sbagliate avrebbero avuto effetti gravi per l’equilibrio dei poteri, per la rappresentanza, per l’esercizio della sovranità popolare, in sostanza per la stessa democrazia, che invece va rafforzata, potenziata e difesa con la piena attuazione della Costituzione repubblicana.
Fin da subito ci sentiamo impegnati in una operazione che mira a ricucire le profonde lacerazioni che questa pesantissima campagna referendaria ha prodotto. Uno strappo perseguito in maniera sciagurata da alcune forze dell’uno e dell’altro schieramento, anche nel nostro territorio, con finalità estranee rispetto ai temi costituzionali.
E da qui vogliamo ripartire per rilanciare la proposta di legge sulla Carta dei Diritti e i referendum abrogativi sul lavoro promossi dalla CGIL.
Nella riflessione che questo voto impone spero che anche nel nostro territorio si considerino con molta attenzione le conseguenze che possono provocare scelte neoliberiste fatte da Amministrazioni di centro sinistra, che danneggiano lavoratori e pensionati (come le vicende riminesi di questi giorni dimostrano vedi per esempio scuole infanzia e trasporto pubblico). Noi come sempre, con coraggio, staremo al merito.

Graziano Urbinati Segr. Generale CGIL Rimini

                                                                                                 

VERIFICA ANCHE

CGIL e UIL: pessima legge di bilancio che impoverirà il paese

CGIL e UIL confermano le ragioni dello sciopero generale di 8 ore/intero turno di lavoro con manifestazioni territoriali, per la giornata di venerdì 29 novembre.