
CGIL e FLC CGIL Rimini accolgono l’appello dell’Amministrazione comunale di Rimini a sostegno di Uni.Rimini.
Nel contesto economico sociale riminese, rispetto anche al panorama nazionale e internazionale, vanno assolutamente sostenute le sollecitazioni a difesa e rilancio del polo universitario riminese in una prospettiva di investimenti in cultura, formazione, impresa e sviluppo: un’occasione da non perdere!
Imprese e innovazione: bisogna fare politiche industriali per uscire dalla crisi. I numeri drammatici della crisi occupazionale che sta vivendo il territorio riminese sono noti: secondo il rendiconto sociale regionale INPS del 2024 cresce l’accesso agli ammortizzatori sociali, incluso quelli per cessazione rapporto di lavoro come la Naspi. Più che campanelli di allarme si tratta di sirene e tra le azioni da mettere in campo c’è l’investimento negli ambiti disciplinari del Campus di Rimini, che rappresentano un patrimonio prezioso che intreccia le sfide del lavoro, dell’innovazione e della transizione ecologica. C’è un interesse politico strategico da cogliere per tutti i Comuni della provincia, ma il mondo delle imprese, in particolar modo dell’industria, non può relegare il sostegno a Uni.Rimini a partecipazioni simboliche: servono investimenti costanti e importanti nell’interesse in primo luogo della salvaguardia del tessuto produttivo locale e delle imprese stesse. Investire nel capitale umano e nella ricerca scientifica come leve di sviluppo sostenibile per l’intero territorio provinciale, è la sfida a cui è chiamata la comunità intera, non solo dunque il settore pubblico. In provincia d Rimini sono ormai residenti due persone anziane per ogni giovane; questo quadro demografico, oltre a richiamare l’esigenza di porre massima attenzione alle politiche sociali, delinea un rischio di desertificazione giovanile che mette in crisi il ricambio generazionale e la sostenibilità del welfare stesso. In questo contesto un polo universitario solido e nel quale l’intero sistema creda contribuirebbe a trattenere i giovani residenti evitando la fuga verso altri centri accademici e a continuare ad attrarre studenti da altre province e dall’estero. Si tratta di una strada per bilanciare nel lungo periodo la dinamica demografica, rinnovando il capitale umano locale e generando un effetto “città universitaria” che sicuramente stimola cultura, servizi, innovazione, creando un indotto con ricadute positive per l’intero sistema economico. Una struttura economica fragile da rafforzare con l’Università.

Non va mai dimenticato che l’economia riminese, pur avendo un certo dinamismo stagionale, è fortemente dipendente dal turismo e da settori a bassa produttività. Un sistema economico basato su stagionalità e su servizi a basso valore aggiunto ha reso la provincia maggiormente vulnerabile a shock esterni (pandemie, crisi internazionali, dazi). Al contrario l’investimento nel polo universitario può contribuire a diversificare la base economica, sviluppando filiere innovative legate al digitale, alla sostenibilità e all’economia del mare, diventando motore di ricerca applicata e trasferimento tecnologico per le imprese del territorio, anche quelle turistiche. L’investimento nell’università sostiene quell’ecosistema dell’innovazione in grado di attrarre investimenti e competenze; bilanciando efficacemente le esternalità negative – e va pur detto che vi sono – di un sistema economico troppo schiacciato sul turismo stagionale. Inutile infine ricordare come un territorio che vive crescenti diseguaglianze, con bassi redditi e diffusi fenomeni di illegalità nel mondo del lavoro, non potrebbe che trarre giovamento dall’essere “città della conoscenza e della rigenerazione urbana” attivata da nuovi investimenti legati all’università. Per tutte queste ragioni CGIL Rimini e FLC CGIL Rimini esprimono pieno sostegno alle rivendicazioni dell’Amministrazione comunale di Rimini in difesa della società consortile Uni.Rimini S.p.A., riconoscendo in essa un pilastro strategico per lo sviluppo culturale, economico e sociale dell’intera provincia. L’impegno del sindacato. CGIL e FLC CGIL Rimini si impegnano a collaborare con il Comune, l’Università e le parti sociali per promuovere un tavolo permanente di confronto sul futuro di Uni.Rimini e del Campus universitario, con l’obiettivo di rafforzare i legami tra formazione, ricerca e occupazione, promuovendo una rete di innovazione sociale e industriale e consolidando il territorio riminese come laboratorio nazionale di sviluppo sostenibile.
Rimini, 29/10/2025
Francesca Lilla Parco – Simonetta Ascarelli
Segretaria generale CGIL Rimini – Segretaria generale Flc Cgil Rimini
Related Posts
07/11/2025
Farmacie Private: sciopero per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto nel 2024
Oltre l’80% dei dipendenti delle farmacie private della provincia di Rimini ha…
07/11/2025
Sulle strade con chi garantisce la sicurezza: anche a Rimini la voce della Polizia Stradale si fa sentire
Sulle strade con chi garantisce la sicurezza: anche a Rimini la voce della…
05/11/2025
𝗗𝗮 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝟮𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲̀ 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗲 𝗔𝗚𝗢𝗦 𝗮 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶 𝗵𝗮 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗮 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝟮𝟬𝟮𝟱
𝗗𝗮 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝟮𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲̀ 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗲 𝗔𝗚𝗢𝗦 𝗮 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶 𝗵𝗮…



