Preoccupazione per il decreto sblocca cantieri. Totale il contrasto con il Protocollo provinciale su legalità e appalti.

Preoccupano fortemente gli edili i contenuti del decreto “sblocca cantieri” che verrà presto emanato dal Consiglio dei Ministri.

Se quanto dichiarato dal Governo venisse confermato, diminuiranno sia le soglie di trasparenza nel settore edile che le tutele dei lavoratori e anche su quali e quanti cantieri verranno sbloccati resta molta incertezza.

Il 15 marzo a Roma, i lavoratori del settore delle costruzioni in sciopero, hanno manifestato a Roma chiedendo una seria politica industriale per rilanciare l’intera filiera dell’edilizia. Una politica industriale che non ha nulla a che vedere con il decreto del Governo.

Nella provincia di Rimini lo sciopero delle costruzioni si può dire ampiamente riuscito con picchi di adesione pari al 90% in aziende come Industrie Valentini, Prefabbricati Morri e F.lli Zangheri e la partecipazione di 200 lavoratori alla manifestazione di Roma.

Il testo governativo cancellerebbe il limite dei 2 milioni al di sopra dei quali era obbligatorio procedere con l’offerta più vantaggiosa per gli appalti pubblici. Pertanto si liberalizzerebbe il massimo ribasso arretrando sul terreno della trasparenza e della legalità.

Un decreto in totale contrasto anche con le linee guida del Protocollo sulla legalità e gli appalti in vigore nel territorio di Rimini dal 2013 e siglato da Provincia di Rimini, Comuni e parti sociali.

Aderendo a questo Protocollo si è voluto contrastare la logica del massimo ribasso, basato unicamente sulla considerazione del risparmio economico, anteponendo, piuttosto, la concezione dell’offerta economicamente vantaggiosa, ossia l’idea che la valutazione debba prendere in esame un numero maggiore di elementi, tra i quali anche la qualità dell’opera.

A questo punto attendiamo il testo del decreto definitivo, ma se l’impostazione negativa sarà confermata, la mobilitazione dei lavoratori delle costruzioni non si fermerà e questa volta ci auguriamo di avere il sostegno delle Amministrazioni Locali contrarie a un nuovo codice degli appalti che possa favorire le infiltrazioni della criminalità e l’aumento della corruzione.

Questo è quanto auspichiamo anche in vista degli importanti interventi sul territorio che verranno cantierizzati prossimamente, come quelli previsti nel Bando periferie per Rimini o per la Statale 16.

 

Renzo Crociati – Segretario generale Fillea Cgil Rimini

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